Un grazie vero e sincero a tutti voi
Questo sito è stato per me una grande occasione di crescita personale e devo confessare che non avrei mai immaginato che potesse trasformarsi in quello che ormai è diventato, un vero e proprio compagno di vita. Siamo ormai giunti a quello che per me è il traguardo più importante, quello di rendere disponibili a tutti coloro che ne fossero interessati le memorie di mio Papà sulla sua drammatica esperienza in Russia. E molte sono le persone che a vario titolo desidero ringraziare di cuore e che appaiono qui di seguito in ordine alfabetico: senza il loro amore, la loro amicizia, il loro supporto e il loro esempio questo sito non avrebbe mai potuto diventare una realtà.
Un Grazie davvero speciale ad Alessandra e a Nicola Criniti: mi hanno accolto nel loro salotto azzurro con grande calore e con sincero affetto, e i nostri incontri per il diario hanno fatto crescere un’Amicizia per me ormai molto importante. Nicola, in particolare (Professore di Storia all’Università di Parma), ha saputo prendermi per mano con grande pazienza e mi ha meticolosamente aiutato nella revisione dei testi. Incurante della mia profonda ignoranza, è riuscito a condurmi su strade che mai avrei pensato di percorrere e a lui vanno la mia riconoscenza e la mia stima più sincere. Caro Nicola, non potrò mai dimenticare il tuo aver modificato persino i tuoi programmi di viaggio per leggere e rivedere la prima parte del diario: questo è un dolce ricordo che serberò per sempre nel mio cuore con grande commozione!
Un Grazie speciale va anche a Valeria Frassineti e a Flavio Veronese, gli Amici davvero unici che hanno creato e sviluppato il sito con grande competenza e con grande amore. Con loro ho condiviso le emozioni più grandi per la pubblicazione delle varie parti: nelle ultime ore del 30 ottobre 2009 il sito è nato in diretta con loro e mi hanno sempre seguito con grande pazienza e in modo attento e costruttivo, sviluppando man mano tutte le sezioni del sito e curandole nei minimi particolari. Ho ricevuto molti riscontri positivi, che ho sempre condiviso con loro, su come è stato organizzato questo sito e sono molto soddisfatta del risultato finale: navigandoci si avverte subito che dentro a quelle pagine ci sono tanta passione e tanto amore, e per questo sono profondamente grata ad entrambi.
- Grazie di cuore a tutti gli Amici dell’Archivio Diaristico Nazionale di Pieve di Santo Stefano, in provincia di Arezzo, e in particolare a Loretta Veri che ha avuto un ruolo determinante per la condivisione del diario di Papà e che ci ha affettuosamente accolto a Pieve in occasione del nostro primo viaggio. Il grazie è naturalmente esteso a tutti gli Amici dell’Archivio che abbiamo conosciuto in questi anni e che ci sono sempre stati di grande aiuto quando interpellati per qualche necessità del sito. Un grazie veramente sincero anche a Natalia Cangi e a Ilario Calchetti, che in quel lontano 1997 lessero in qualità di membri della Commissione di Lettura il diario di Papà e soprattutto lo accolsero a Pieve con sensibilità, attenzione ed affetto in occasione della premiazione di settembre.
- Grazie di cuore a Riccardo Clementi, conosciuto tramite l’Opera per la Gioventù di Giorgio La Pira, che in un modo del tutto speciale ha in qualche modo riportato in Russia mio Papà. Nel novembre del 2009 ci siamo sentiti pochi giorni prima della sua partenza per la Russia con l’Opera per la Gioventù Giorgio La Pira - per un viaggio/pellegrinaggio in occasione del 50° anniversario del primo viaggio del Prof. La Pira in Russia (nel 1959) e del 25° anniversario del primo viaggio dell’Opera La Pira in Russia (1984) – e gli sono profondamente grata per le attenzioni che mi ha dedicato e per la delicata icona che mi portato dalla Russia, appesa ora nella mia cucina a portata di sguardo.
- Grazie di cuore a Luisa D’Alonzo, che per prima ha suggerito l’idea di trasformare il diario in un sito. Anche se devo confessare che in quel momento la cosa mi parve del tutto irrealizzabile, tutti i piccoli passi che nel tempo ho mosso verso la realizzazione del sito hanno origine proprio da quel suggerimento e le sono davvero grata per avermelo dato.
- Grazie di cuore ad Adriana Dubini, una delle prime persone ad aver visto il diario originale e ad avermi spronato verso iniziative future di divulgazione. Adriana ha subito colto anche la delicatezza e l’intensità del disegno che si trova sull’ultima pagina del diario, invitandomi più volte a riprodurlo con i nuovi mezzi tecnologici. Ho tenuto conto dei suoi preziosi consigli e della sua esperienza artistica sia per la grafica del sito che per la stampa di bigliettini e segnalibri che ho deciso di fare per ricordarne l’indirizzo internet, e ne terrò sicuramente conto anche per altri piccoli progetti futuri.
- Grazie di cuore agli amici Traudi e Richard Erschbaumer, titolari dell’amata pensione sul lago di Carezza dove da quasi trent’anni trascorro con la mia famiglia qualche giorno all’anno per riposare e recuperare energie. Qui, immersa in quella meravigliosa natura tra il Catinaccio e il Latemar, ho ritrascritto molte pagine del diario di Papà e curiosamente anche quelle che riguardano il tratto di ritirata fatto con gli sci. In particolare, non dimenticherò mai il 25 febbraio del 2009, una delle giornate più belle della mia vita. Mentre mio marito e mio figlio stavano sciando, mi sono incamminata nella Foresta del Latemar su un sentiero che mi ha portato alla Malga Latemar: nel silenzio della Malga coperta di neve e circondata da un paesaggio bianco e incantato sotto alle pendici del Latemar, ho sentito (uso le parole di Etty Hillesum che descrivono benissimo quello che ho provato) “di essere davvero un tutt’uno con la vita” e ho avuto la sensazione che “un piccolo pezzo di eternità stesse scendendo su di me con un largo colpo d’ala”.
- Grazie di cuore a Gabriele Fabris, il pittore del bellissimo quadro con la distesa di girasoli. Ho trovato per caso questo dipinto su internet, che rappresenta proprio l’immagine descritta in una pagina del diario di Papà: ho chiesto al Signor Fabris la sua autorizzazione per poterlo pubblicare sul sito e con grande cortesia e disponibilità non solo me l’ha concessa, ma ha anche attivato un link dal suo sito.
- Grazie di cuore a Graziella Feraboli, carissima Amica della nostra famiglia, con la quale ho condiviso alcuni degli importanti momenti che hanno fatto riaffiorare dall’oblio il ricordo del drammatico affondamento dell’Arandora Star durante la Seconda Guerra Mondiale, nel quale perse la vita suo Papà, il maestro di violino Ettore Feraboli. Le vicende dell’Arandora Star, che mi hanno profondamente colpito e che fanno ormai parte della mia storia personale, mi hanno insegnato tantissimo, e ringrazio anche la scrittrice Maria Serena Balestracci e Giuseppe Conti (Responsabile Comitato Pro Vittime Arandora Star) che con il loro esempio mi hanno aiutato a riflettere ancor più profondamente sull’inestimabile valore della memoria.
- Grazie di cuore ad Andrea Gori, il medico che ha seguito Papà in ospedale nelle sue ultime settimane di vita. Le sue cure e le sue delicate attenzioni nei confronti di Papà ci hanno aiutato ad affrontare quei giorni così intensi e ci hanno consentito di salutare Papà con grande dolcezza. Ricontattato dieci anni più tardi, il Dr. Gori ha dedicato un pensiero a Papà e ha commentato scrivendomi del “piacere del ricordo” - e gli sono immensamente grata anche per queste sue parole.
- Grazie di cuore a Chiara Perizzolo, che ci ha dato un grande aiuto con Davide per alcuni anni e in particolare quando è mancato Papà. La sua dolcezza e la sua sensibilità hanno accompagnato nostro figlio in quei difficili mesi e insieme a mio marito Marco le siamo infinitamente grati per la delicatezza dei suoi gesti e dei suoi pensieri: mentre Papà era in ospedale, Chiara aveva preparato con Davide (allora in prima elementare) un disegno da appendere all’armadietto della sua camera con la scritta “torna presto a casa”. Quel disegno, ora incorniciato, è ancora appeso sopra il mio comodino.
Un pensiero speciale a Chiara, alla sua mamma e tutta la sua famiglia: proprio in questi giorni è mancato improvvisamente il suo caro Papà Gino, che insieme a mio marito Marco e a mio figlio Davide ricordiamo con sincero affetto per la sua mite grandezza e per il suo straordinario esempio di vita.
- Grazie di cuore agli Amici di PRH Italia, e in particolare ad Antonio, Beatrice, Elena e Wilma che ho avuto modo di conoscere personalmente partecipando ad alcune sessioni. Come dice André Rochais, “in questa autoscoperta di sé … si fanno fermare le persone in vari posti in modo che abbiano una percezione più completa possibile del loro paesaggio interiore” e le soste che ho avuto modo di fare insieme a loro (e che spero di continuare) mi sono state di grande aiuto per affrontare e portare avanti con maggiore lucidità e coscienza i miei progetti più importanti, tra i quali questo sito occupa un posto davvero speciale.
- Grazie di cuore a Giulio e Valeria Simoncini, insieme ai figli Alina e Daniele, i carissimi e preziosi Amici toscani che hanno reso possibili i nostri viaggi a Pieve di Santo Stefano per raggiungere l’Archivio Diaristico: il calore e l’accoglienza che ci hanno riservato in queste occasioni sono stati sicuramente tra i ricordi più belli di mio Papà, che si è subito affezionato a questa famiglia davvero speciale alla quale scriverà al suo rientro a Milano una commovente lettera di ringraziamento. Carissimi Valeria e Giulio, credo proprio che non saremmo mai arrivati a Pieve senza di voi!
- Grazie di cuore a Silvano Zitti, che abbiamo conosciuto insieme alla moglie a Pieve in occasione della premiazione di Papà nel settembre 1997 e che mi ha inviato i preziosi documenti che sono stati pubblicati nella sezione Diario / Il contesto storico. Questa sezione deve ancora essere completata, e ciò verrà fatto a cura di mio figlio nei prossimi mesi, ma nel frattempo le piantine ricevute dal Signor Zitti consentono subito al lettore di localizzare e capire meglio dove e come si sono svolte le vicende più salienti della Campagna di Russia.
Un grazie di cuore anche a chi mi ha offerto uno spazio per pubblicare articoli sul diario di mio Papà o ha pensato di segnalare il sito su pubblicazioni di vario genere.
Un sincero grazie infine anche a tutti coloro che mi hanno sostenuto in questa iniziativa attraverso messaggi incoraggianti, attenti e a volte anche estremamente emozionanti. Grazie di cuore anche a tutti voi!
L’ultimo importante grazie è per la mia famiglia, che ha condiviso ogni passo di questa mia iniziativa e mi ha sempre incoraggiato e sostenuto. Un grazie tutto speciale a mio figlio Davide, che si è occupato del materiale di molte sezioni del sito e della scansione di tutto il manoscritto originale: a lui ora passo il testimone, nella certezza che saprà fare tesoro di queste memorie nel suo percorso di vita.
Teresita
Milano, febbraio 2011